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QUESTO SITO
Questo sito si occupa di studi storici sull'Oriente antico in generale, e in particolare sul Levante antico, che è un di cui dell'Oriente.
I confine dell'Oriente sono l'Egitto, la Persia e l'Anatolia; il Levante comprende invece la Palestina e la Fenicia e la Siria costiera (queste definizioni sono personali, non tutti saranno d'accordo). I confini temporali sono il neolitico in alto e l'ellenismo in basso.
L'aspetto che si ritiene più importante è quello linguistico: lingue semitiche, lingue indoeuropee, lingue camitiche e lingue isolate si sono incontrate nella storia plurimillenaria dell'Oriente, e si sono espresse in civiltà, scritture e religioni alcune delle quali ancora oggi rilevanti per il nostro mondo moderno. L'introduzione finale della civiltà e soprattutto della lingua greca hanno permesso il sorgere del Cristianesimo, che ha ereditato il culto israelita, ha adottato alcune categorie concettuali dei Greci, e come Chiesa è diventato infine l'erede universale dell'impero romano. Ciò che invece non ha avuto continuità storica ha comunque influenzato ciò che sopravvissuto.
Alcuni di questi aspetti li ho trattati nel libro "I racconti di Marco, Luca e Matteo - Una diversa introduzione ai vangeli sinottici" presentato nel sito. In esso viene delineato, oltre al salto linguistico dall'aramaico al greco, il rapporto di fondamentale dipendenza del Cristianesimo dall'Ebraismo.
Altri importanti aspetti saranno trattati in futuri volumi.
Nel sito potrete trovare informazioni sull'Oriente sotto la voce Spunti di riflessione, in cui è possibile lasciare commenti.
Mesullam nelle lingue semitiche significa amicizia. È il nome portato da numerosi personaggi biblici.
È anche il nome di un valentissimo arciere, che faceva parte della spedizione dei 10.000 di Senofonte, la cui storia è raccontata nella Anabasi. Essendo indecisi su quale direzione prendere, i capi della spedizione si rivolsero agli aruspici, che cercavano di interpretare il volo degli uccelli. Messullam allora scagliò una freccia e abbattè uno di questi uccelli, e spiegò che non si poteva fare affidamento su animali che non potevano neanche prevedere la loro stessa imminente morte, e che pertanto qualunque decisione basata sul loro volo non poteva essere attendibile.
Mesullam fu quindi un garbato antesignano del pensiero razionale rispetto al pensiero superstizioso.
LEMANJA
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